Gli ultimi decenni hanno definito l'attuale industria suina globale, con lo sviluppo e l'implementazione di nuove tecnologie. Questo movimento, legato alla competitività del settore e alla necessità di una maggiore produzione, ha previsto l'utilizzo di diverse tecnologie e soluzioni simultanee, che ha dato origine alla nuova produzione suinicola 5.0, che va oltre il comparto suinicolo e che ha già conquistato l'agroalimentare e l'agricoltura in tutto il mondo.

Si è parlato molto delle nuove tecnologie e diverse cose stanno accadendo da tempo nell'evoluzione della digitalizzazione, sia in allevamento che in agricoltura. Molte persone dicono addirittura che il coronavirus ha finito per essere un acceleratore del futuro, perché ha cambiato il nostro modo di essere, vivere, agire e lavorare. Di conseguenza, è stata accelerata l'implementazione di alcune tecnologie già esistenti, ma che ora sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana.

È importante sottolineare che queste tecnologie erano già in fase di sviluppo e che c'era chiaramente un programma per questo decennio di grandi cambiamenti. Forse siamo la generazione che assisterà alla più grande trasformazione digitale nella storia umana. Viviamo in un'era di convergenza tra il fisico, il biologico e il digitale.

Tra le tecnologie che determineranno maggiori cambiamenti nel modo di allevare bestiame, spiccano: Internet of Things (IoT), 5G, Blockchain, Augmented Reality (AR) e Artificial Intelligence (AI). Insieme, queste cinque tecnologie cambieranno il nostro modo di vivere. Le auto autonome saranno una realtà tra qualche anno; Le app IoT renderanno le città, le case e le industrie più intelligenti, soprattutto con l'avvento del 5G. La termografia e il riconoscimento facciale faranno sempre più parte della nostra vita quotidiana; i robot saranno sempre più utilizzati in medicina, trasporti, industria, tempo libero e cure; e la realtà aumentata si solidifica come un braccio in medicina.

Nel bestiame, tutto fa parte dell'evoluzione 5.0, che è la gestione attraverso tecnologie di decisione digitale autonome, ovvero è la combinazione di queste tecnologie mostrate (IoT, IA, 5G, Big Data, RA e Blockchain).

Nella produzione suina, queste nuove tecnologie portano nel settore più sensori, con maggiore velocità e più intelligenza artificiale, consentendo alle tecnologie stesse di reagire ai dati raccolti e prendere decisioni senza bisogno di interferenze uomo/manuale. Questo è l'allevamento di suini 5.0: la somma di sensori digitali, robotica, intelligenza artificiale e 5G, in cui le decisioni spettano anche alle macchine.

Questa tecnologia di emancipazione dei sensori inizia ad avere una notevole espansione nel 2021, perché proprio in quell'anno vengono lanciate due importanti tecnologie, che sono Edge Analytics (edge analytics) e Deep Learning (deep learning). Queste tecnologie configurano l'analisi dei dati raccolti e la conseguente risposta da effettuare sul sensore che li ha raccolti, senza la necessità di inviarli a un centro di elaborazione o cloud.

I sensori, attualmente in uso nell'allevamento suino, catturano e trasmettono al smartphone (o computer) una serie di informazioni, quali: temperatura corporea e ambientale, umidità, concentrazione di anidride carbonica, ammoniaca, luminosità, flusso d'aria, riconoscimento facciale (tramite orecchini o collana), movimenti di animali, suoni (tosse, stress), peso corporeo, consumo di acqua e mangime. Un intervento tempestivo su eventuali anomalie segnalate migliora l'efficienza e il benessere degli animali.

Stiamo assistendo a una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche della società che sicuramente contribuirà a migliorare ulteriormente la produzione di proteine di qualità e quantità per nutrire il mondo.

*Luciano Roppa è veterinario e CEO di Yes

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